L’allattamento al seno è una scelta che deve essere ponderata attentamente, poiché influenza la salute del bambino sia a breve che a lungo termine. Il conoscere appieno la relazione tra allattamento al seno e nutrizione del bambino contribuisce a prendere una decisione informata. Un madre deve fare la scelta più appropriata per lei e il bambino, optando tra l’allattamento al seno o artificiale.
L’allattamento è uno degli aspetti più importanti nella vita di un bambino, poiché gli fornisce il sostentamento nutrizionale per crescere e svilupparsi sani. Oltre al nutrimento, è necessario anche fornire calore e contatto, fondamentali per lo sviluppo del bambino. L’allattamento al seno è considerato il metodo migliore per nutrire un bambino e fornirgli tutti i nutrienti necessari. Alcuni dei vantaggi degli alimenti forniti dal latte materno sono: un migliore controllo del peso del bambino, un sistema immunitario più forte e una maggiore aderenza alla medicina preventiva.
Mentre l’allattamento al seno è il modo migliore per nutrire un bambino, esiste anche la possibilità di scegliere l’allattamento artificiale. Mentre l’allattamento al seno offre maggiore protezione da malattie e infezioni, l’alimentazione artificiale può comunque offrire un’adeguata qualità nutritiva.
Nel corso di questo articolo, esamineremo l’allattamento artificiale in dettaglio.
Allattamento artificiale: i pro e i contro
L’allattamento artificiale è una modalità di alimentazione totalmente sostitutiva del latte materno, selezionata qualora la madre, per qualsiasi ragione, non possa allattare il proprio bambino. Per questo motivo entra sempre più spesso in gioco l’alimentazione artificiale per offrire sostegno nutrizionale e aiutare madre e figlio durante questo periodo delicato. Diamo uno sguardo ai vantaggi e ai svantaggi dell’allattamento artificiale in termini di nutrizione infantile.
Vantaggi dell’allattamento artificiale
Innanzitutto è doveroso sapere che la nutrizione di un bambino è una responsabilità fondamentale che un genitore ha verso il proprio figlio, tuttavia l’utilizzo di un sostituto del latte materno può offrire un po’ di flessibilità nel caso in cui la madre non sia “disponibile” per allattare: infatti è possibile alimentare il bimbo con l’alimentazione artificiale anche in assenza di una figura materna.
L’allattamento artificiale offre inoltre la possibilità di regolare con precisione la quantità di latte somministrata al bambino in base alle esigenze specifiche del momento. Infatti, ogni sostituto del latte materno contiene ingredienti benefici arricchiti con vitamine e minerali per il completo sostegno nutrizionale del neonato.
Inoltre, l’allattamento artificiale può aiutare la madre a ridurre le sue preoccupazioni nutrizionali, estetiche ed a volte psicologiche, poiché attraverso l’alimentazione artificiale è possibile supportare e mantenere una nutrizione infantile costante.
Svantaggi dell’allattamento artificiale
L’allattamento artificiale rappresenta in alcuni casi l’unica soluzione per mamma e bambino, come ad esempio nel caso di immissione precoce nei soggetti prematuri o per situazioni patologiche pre-esistenti che possono rendere impossibile alla madre di allattare. Ciò nonostante, vista l’importanza dell’allattamento materno, la consulenza del pediatra è in questo senso fondamentale.
Ci sono alcuni svantaggi dell’alimentazione artificiale rispetto al latte materno.
Uno degli svantaggi più significativi dell’allattamento artificiale riguarda la mancanza assoluta di alcuni nutrienti. Nel latte materno infatti ci sono delle sostanze nutritive che non sono presenti nei preparati in polvere: i prebiotici e i probiotici ad esempio, non sono presenti in nessuno dei prodotti per l’allattamento artificiale, ed hanno un’importanza fondamentale nel normale sviluppo di alcune parti del sistema immunitario del bambino.
Manca la possibilità di trasmettere alcuni anticorpi e batteri protettivi attraverso i colluttori o le feci del neonato. Ciò significa che il bambino alimentato con latte artificiale rischia di incorrere in alcune infezioni perché la trasmissione di tali sostanze avviene solo con l’allattamento naturale.
Un altro svantaggio dell’allattamento artificiale è l’esposizione ai rischi di contaminazione del prodotto, come microbiali e chimici. È quindi importante prestare attenzione alla qualità dei prodotti acquistati, seguendo le indicazioni del pediatra. Legata a questo aspetto, si inserisce anche la confezione, essenziale per garantire le condizioni di igiene all’interno del contenitore. La natura di questi alimenti offre un ambiente che incoraggia la proliferazione dei batteri, rendendo fondamentale l’utilizzo di recipienti ben sigillati.
I costi elevati a fronte di una tipologia di alimentazione che non può essere garantita con la stessa sicurezza del latte materno, soprattutto se si considera l’apporto in termini di nutrienti, ma anche la presenza di batteri che favoriscono lo sviluppo del sistema immunitario del neonato.
Infine, l’allattamento artificiale può comportare anche alcune difficoltà di somministrazione. Nel caso si voglia usare il cucchiaino, la procedura è sicuramente più complessa rispetto all’allattamento naturale e di difficile gestione nei bambini molto piccoli. Altri metodi di somministrazione come biberon e siringa sono più semplici, ma possono creare alcuni disagi al bambino dovuti anche al materiale utilizzato che va pulito ogni volta con cura, siano essi in vetro o in plastica.
Perché una madre dovrebbe scegliere l’allattamento artificiale?
L’allattamento al seno è di sicuro la fonte più ricca e completa di anticorpi e nutrienti che un neonato possa ricevere, ed è di certo uno dei momenti di intimità più sentiti e coinvolgenti che possono vivere la mamma e il suo bambino. Ma allattare non è poi così scontato… ci sono mamme infatti che, per vari motivi non possono o non vogliono allattare.
Per alcune donne il motivo è pratico, o estetico, e a volte psicologico; altre volte lo stato di salute della mamma o il fatto che debba assumere determinati farmaci, o alcune patologie del neonato diventano una controindicazione assoluta all’allattamento materno.
La motivazione più comune però per la quale si deve rinunciare all’allattamento al seno è la mancata produzione del latte da parte della mamma. Ricorrere al latte artificiale non deve essere un motivo di tristezza o di scoraggiamento, la mamma è sempre la mamma, sia se allatta sia se non può, ed è importante mantenere un clima sereno e amorevole durante ogni pasto del vostro bambino, perché sarà proprio il clima intorno a lui che darà qualità a quel momento.
Scelta del latte artificiale
Una volta appurato che è impossibile allattare in modo naturale, sarà il pediatra a scegliere il latte artificiale che meglio si adatta alle esigenze del vostro bambino.
Vi sono diversi tipi di latte artificiale disponibili, tutti offrendo diversi benefici secondo le esigenze dei consumatori. Comprenderle più da vicino può aiutare i genitori a selezionare per i loro figli il latte più adatto.
Latte in polvere
Il latte in polvere è una buona opzione e può essere miscelato con acqua o altri liquidi per ottenere le necessarie sostanze nutritive. La principale ragione per cui si consiglia un latte in polvere è che esso contiene più proteine rispetto ad altri tipi di latte.
Consiglio: Si può sciogliere in acqua oligominerale o del rubinetto precedentemente bollita; un’accortezza è quella di non utilizzare acqua in bottiglia aperta da più di 24 ore.
Alcuni latti in polvere per bambini sono arricchiti con minerali come calcio, ferro, vitamina A e vitamina D, che sono essenziali per una crescita corretta. Tuttavia, non tutti i latti in polvere sono uguali, quindi assicurati di leggere sempre l’etichetta prima di acquistarne uno.
Latte liquido
Il latte liquido è un’altra buona opzione per l’alimentazione dei neonati. A differenza del latte in polvere, contiene meno proteine ma più grassi. Il contenuto di grassi di solito è di circa 2%, che è un po’ più alto di quello che si trova nel latte normale in vendita al dettaglio.
Il latte liquido può essere arricchito con minerali quali calcio e ferro, come alcuni latti in polvere per bambini. Anche il contenuto in vitamine e nutrienti può variare a seconda dei diversi marchi disponibili sul mercato, quindi è importante leggere sempre l’etichetta prima di acquistarlo per assicurarsi che sia adatto al proprio bambino.
Questi sono liquidi pronti per l’uso: la soluzione è già pronta, in bottiglia, e una volta aperta deve essere conservata in frigo. Prima di ogni pasto, che dovrà seguire una rigidità negli orari, il latte va scaldato portandolo alla temperatura di circa 37°, potete aiutarvi con uno scaldabiberon o semplicemente mettendo il biberon a bagnomaria. È importante ricordare che il latte avanzato nel biberon dopo la poppata non può assolutamente essere riutilizzato. Il biberon e le tettarelle utilizzate, dopo ogni pasto, devono essere accuratamente lavate e sterilizzate prima di essere riutilizzate, o mediante bollitura (circa 20 minuti) o con soluzioni disinfettanti a base di amuchina al 2% (da cambiare ogni 24 ore) o mediante sterilizzatore. Gli oggetti sterilizzati non devono essere risciacquati prima dell’uso.
Latte prodotto in base alle esigenze del bambino
Dovrebbero essere prese in considerazione anche altre alternative, come i latti formulati per bambini con intolleranze o allergie al latte di mucca. Questo genere di latti artificiali è appositamente formulato per i bambini che non possono consumare il latte di mucca in quanto sono allergici o intolleranti ad alcuni componenti presenti nei latti tradizionali.
Ci sono latti di soia, di riso, di avena e di mandorle, tutti senza lattosio, ma ricchi di nutrienti di cui i piccoli hanno bisogno per la loro crescita e sviluppo. Inoltre, molti latti per neonati senza lattosio sono arricchiti con fonte di calcio, come le proteine di soia, in modo da fornire al bambino un apporto nutrizionale adeguato.
Anche i genitori di bambini vegani possono trovare una sufficiente selezione di latti artificiali di sostituzione per l’alimentazione del bambino. Queste formulazioni sono spesso privi di lattosio, sia animali che vegetali. Si tratta di specifiche miscele nutrizionali con diversi minerali e vitamine, come calcio, ferro e vitamine del complesso B, essenziali per le esigenze nutrizionali dei bambini in crescita.
Prima di utilizzare questi tipi di latte è fondamentale la consulenza del pediatra!
Considerazioni per la scelta del latte artificiale
Innanzitutto, contattate il vostro pediatra per avere consigli su quale sia la prima soluzione migliore per il vostro bambino, in quanto potrebbe avere qualche esigenza particolare a seconda della sua età e della sua salute. Quando il bambino è abbastanza grande da poter iniziare l’alimentazione con cibi solidi, l’allattamento o il prodotto da scegliere possono variare. È sempre una buona idea parlare con il proprio pediatra o con l’ostetrica ed essere consapevoli che potrebbero essere necessarie delle prove prima di trovare l’alimentazione più idonea.
Le preferenze del bambino possono giocare un ruolo importante nella scelta del latte artificiale. Se avete il tempo e la possibilità di provare alcuni prodotti prima di sceglierne uno, potreste notare quali sono i gusti più graditi al bambino. Ad esempio, alcuni bambini amano il latte dal sapore più dolce, mentre altri preferiscono quelli più salati. Cercate di scegliere un alimento che piaccia e che sostenga la crescita del bambino attraverso ingredienti di qualità.
Come somministrare il latte artificiale
Una volta scelto il tipo di latte artificiale da somministrare, è importante che i genitori utilizzino le istruzioni sulle confezioni per prepararlo nel modo più corretto. Il latte non deve essere cotto per la preparazione della poppata e il contenitore non deve mai essere ricaricato. Se state utilizzando un contenitore a biberon, assicuratevi di sterilizzarlo ad ogni utilizzo.
È anche importante che i genitori sappiano a che temperatura somministrare il latte artificiale. Il calore è sconsigliato, poiché può irritare il sistema digestivo del bambino. Il latte artificiale dovrebbe essere servito a temperatura ambiente o leggermente riscaldato in un biberon controllato per evitare urti di calore troppo estremi.
Inoltre, è importante che prendiate alcuni accorgimenti durante la poppata stessa. Assicuratevi di sostenere la testa del bambino con una mano per evitare che giri il capo durante l’alimentazione, indebolendo la posizione. Assicuratevi inoltre che la posizione di alimentazione sia comoda e naturale e che i muscoli del collo e delle spalle vengano intrecciati.
Altri consigli utili per somministrare il latte artificiale sono: fare una pausa ogni 2-3 minuti e ripartire poichè i bambini hanno bisogno di tempo per nutrirsi correttamente e respirare; regolare la velocità di somministrazione: controllando la pressione del latte e limitandola a un ritmo moderato; e mai tenere il biberon sopra la testa del bambino, poiché ciò può portare all’ingestione di aria. Ciò può anche portare a crampi e gonfiore, indigestione, colica, eccessiva sonnolenza e/o energia eccessiva dopo la poppata.
Un articolo molto utile!
Io dovrò allattare in maniera artificiale poichè assumo vari farmaci che non posso interrompere!
Il vostro articolo mi ha chiarito un pò le idee!!!
GRAZIE
Grazie a te Sabrina per il supporto e il complimento! Continua a seguirci e tienici aggiornati sulla tua gravidanza! Buona giornata da Mamma in progress
Cara Sabrina,
purtroppo questo articolo riporta in maniera grossolana e imprecisa come si effettua la corretta preparazione del latte artificiale in polvere (passaggio fondamentale per la sicurezza e la salute del tuo bambino!). In primis, non è importante se l’acqua è di bottiglia o di rubinetto: va COMUNQUE bollita, l’acqua di bottiglia non è certo sterile! Secondo: la polvere stessa non è sterile e quindi non basta scioglierla in acqua. L’acqua (che è stata precedentemente bollita) deve essere a 70 gradi centigradi quando si miscela alla polvere. Questo passaggio è fondamentale per rendere sicura la polvere, dato che non lo è. Trovi informazioni esaustive e corrette in questo opuscolo del Ministero della Salute: http://www.lattematerno.it/files/latte_artificiale_libretto.pdf
Mi permetto di segnalarti un’informazione sui farmaci: da quello che intuisco sono farmaci che stai prendendo anche ora, e suppongo tu sia in gravidanza. In linea generale, se un farmaco è consentito in gravidanza, lo è anche in allattamento. Purtroppo molti medici (e molti foglietti illustrativi dei farmaci!) considerano erroneamente l’assunzione di farmaci un impedimento all’allattamento. In realtà quelli veramente controindicati sono pochissimi, e spesso esiste a questi un’alternativa sicura. Su questo argomento c’è questo documento interessante dell’Agenzia Italiana del Farmaco: http://www.agenziafarmaco.gov.it/wscs_render_attachment_by_id/111.39546.11376872911155e25.pdf?id=111.39551.1137687291221 siccome però ovviamente non ci si cura con il fai da te, esiste un bellissimo servizio gratuito, a disposizione sia dei medici sia dei cittadini, che fornisce informazioni sull’uso di farmaci in gravidanza e allattamento. E’ il numero verde 800 88 33 00 , risponde il Centro Antiveleni dell’ospedale di Bergamo, che fornisce anche questo tipo di servizio. Basta dire qual è il farmaco che si dovrebbe prendere, e il dosaggio e sanno dire se questo farmaco è compatibile o meno. Nel caso non fosse adatto in allattamento si può chiedere se esiste un farmaco alternativo. Chiaramente tutte queste informazioni vanno poi condivise con il medico!
Auguri per la tua gravidanza