Tuttavia, corre tra la gente la credenza comune secondo cui la riproduzione di musica in gravidanza renda il bambino più intelligente. Nessuna ricerca sostiene l’idea che la riproduzione di musica quando il bambino si trova nel grembo materno lo renda più brillante. Piuttosto, è ben noto che l’esposizione alla musica dei bambini già nati, di tutte le età, renda più intelligenti in matematica, ma si tratta sempre di studi focalizzati su bambini più grandi, non sui feti.
Ad esempio, le lezioni di piano possono migliorare le capacità di ragionamento spaziale dei bambini (la capacità di comprendere lo spazio tridimensionale), ma i ricercatori hanno testato tale effetto solo a 3 e 4 anni. Alcuni esperti ipotizzano che se la musica ha questo profondo effetto sui ragazzi più grandi e sui bambini, possa averlo persino sui feti.
D’altronde, molti ricercatori hanno appurato che i neonati possono riconoscere la musica che i loro genitori ascoltavano quando essi si trovavano nel grembo materno e che tali melodie riescano a destare la loro attenzione o li possa fare addormentare. Ma Janet Di Pietro, una psicologa dell’età evolutiva che studia lo sviluppo fetale presso la Johns Hopkins University, sostiene che queste conclusioni sono puramente aneddotiche e non sono basate su vere ricerche.
Ad ogni modo, che si tratti di pura casualità o meno, la musica non può di certo non giungere in modo benefico al piccolo, conferendogli almeno un effetto calmante e rassicurante. Ecco allora, un’altra domanda: “Come si fa a trasmettere la musica al bambino non ancora nato?” La soluzione migliore è quella di riprodurre musica in stereo. Non è una buona idea quella di utilizzare delle cuffie sulla pancia, dal momento che la musica da vicino può sovra-stimolare il bambino. Il liquido amniotico è in realtà un buon conduttore del suono, che non necessita di accorgimenti particolari.
Quando la musica in gravidanza diventa troppo alta?
L’American Academy of Pediatrics ha riferito alla fine del 1990, che diversi studi avevano dimostrato che i bambini non ancora nati esposti a rumori forti per un lungo periodo di tempo avevano maggiori probabilità di nascere prematuramente, mostravano un peso inferiore alla norma al momento della nascita, e subivano qualche perdita di udito.
Quindi, non è una buona idea alzare il volume dello stereo ad una frequenza superiore ai 65 decibel (dB) – circa un volume alto quanto la musica presente in sottofondo in un negozio – perché il piccolo potrebbe subire dei danni o spaventarsi.
In sintesi
Poiché gli esperti non riescono a giungere ad alcuna conclusione e riportano opinioni contrastanti, e quindi non è dato sapere se la musica sia piacevole o fastidiosa per i feti, è meglio procedere con cautela. Se decidete di provare, ricordare che la moderazione è la chiave.