Gestanti e partorienti possono rivolgere un pensierino alla loro Santa protettrice: Margherita o Marina. Un personaggio leggendario vissuto, pare, ai tempi di Diocleziano. È di sicuro una delle Sante più venerate dell’antichità, tanto in oriente quanto in occidente.
La Chiesa greca e quella siriaca celebrano la festa di Marina il 17 luglio, la Chiesa latina invece festeggia Margherita il 20 luglio. La storia di questa Santa non è chiara, già a partire dal nome: si racconta che la bellissima Margherita, o Marina, figlia di un pagano di Antiochia, un’antica città siriana, viene allevata nella fede cristiana da una nutrice. Rifiuta per molto tempo l’insistente corteggiamento del governatore della provincia, Olybrius, che per questo la fa torturare e poi rinchiudere in un carcere. Qui le si presenta il diavolo tentatore sotto le sembianze di un drago; la Santa lo sconfiggerà con un semplice segno della croce o, a seconda delle fonti, con più complicati combattimenti.
In una delle versioni della storia, il drago la inghiotte e lei riesce ad uscire dal suo ventre; forse per questo, dal XII-XIII secolo, Margherita viene invocata dalle partorienti, soprattutto in caso di travaglio difficile. Jacopo da Varazze, divenuto celebre per la sua raccolta sulla vita dei santi nel XIII secolo, racconta che dopo aver subito varie torture e negli istanti prima di essere decapitata per ordine di Olybrius, è Margherita stessa a chiedere a Dio di poter assistere le donne durante la gravidanza e il travaglio, una voce dal cielo le darà il permesso.