L’inseminazione artificiale è un tema molto complesso e richiederebbe ben più di un articolo, o un articolo completo sull’argomento inseminazione, ma se non si riuscirà a fare chiarezza sulle tecniche e l’efficacia, si può fare quantomeno sui costi e sulle spese da tenere in considerazione.
Bisogna considerare innanzitutto che il range di prezzo può variare tantissimo. A partire dalle 200€ richieste per l’Home Insemination attraverso la banca del seme, fino a oltre 5000€ dell’inseminazione artificiale con tecniche di livello 2; questi stessi prezzi variano da paese a paese. Esaminiamo più da vicino i costi dell’inseminazione artificiale in vitro o FIVET. Come già detto i costi variano molto in base alla tecnica, al bisogno o meno di un donatore, al paese dove avverrà l’operazione e alla necessità o meno di stimolazione ormonale. Per fare degli esempi quindi, i costi dell’inseminazione artificiale possono essere:
- Un costo che viene considerato basso, nella pratica dell’inseminazione intrauterina (IUI) con donatore anonimo, è di 560€, comprensivo anche del seme del donatore.
- Un costo considerato dispendioso con la fecondazione in vitro o FIVET si aggira anche oltre i 7000€.
Tra i due casi c’è ovviamente un’enorme differenza. Questa differenza va chiarita con la tecnica utilizzata, che può essere di 1° livello o di 2° livello.
Tecnica d’inseminazione intrauterina di 1° livello
La IUI richiede dei costi che variano dalle 500€ ai 2000€ come massimo. Queste differenze di prezzo sono dovute a tre fattori:
- Paese scelto e relativi costi di clinica;
- Tipo di donatore prescelto nella banca del seme;
- Eventuali farmaci e stimolanti ormonali.
Quindi, anche se il costo può essere relativamente economico, partendo magari dai 500€, le spese relative a viaggio e soggiorno vanno tenute in considerazione poiché, in alcuni casi, potrebbero addirittura superare quelli dell’operazione stessa, in base al tenore di vita del paese scelto.
Tecnica d’inseminazione intrauterina di 2° livello
Con questa tecnica ci si riferisce alla FIVET, ovvero alla fecondazione artificiale in vitro.
I costi possono variare dai 2800€ agli 8000€, con il seme di donatore compreso e con ovuli propri (non provenienti quindi da una donatrice). I costi enormi che spesso si trovano nel web di 50.000€, sono da attribuirsi solo in caso di maternità surrogata, utilizzata principalmente dalle coppie omosessuali maschili.
Bisogna tenere in ulteriore considerazione che ogni donna è un mondo a sé e che nonostante la scienza faccia passi da gigante ogni anno, è possibile che queste tecniche non siano efficaci o che non lo siano al primo tentativo. Oltre alla pazienza e alla tenacia da parte della coppia, è bene tenere in considerazione un ulteriore modo di estendere la famiglia: quello dell’adozione.
Inseminazione artificiale: come scegliere il centro giusto
Il momento in cui una coppia si trova a dover far fronte a dei problemi d’infertilità ragion per cui non vi siano altre alternative che l’inseminazione artificiale, è molto delicato ed è importante perchè ci si avvia verso la scelta dell’istituto o centro che accompagnerà la coppia in questo percorso. Quando si comincia a raccogliere informazioni si sa si viene sommersi di brochure, dépliant, email e pubblicità varia dunque come districarsi in tutto ciò? Ecco i nostri consigli su come scegliere il centro giusto per la fecondazione assistita.
- Rivolgetevi al vostro medico/ginecologo di fiducia con cui parlerete di fecondazione assistita e fatevi indicare qualche nome di strutture affidabili da lui.
- Quando visitate un centro valutatene il personale la sua preparazione e l’accoglienza, fate domande sulle tecniche impiegate ed il successo ottenuto con le stesse e soprattutto informatevi sulla privacy a cui avete diritto e che vi deve essere garantita. L’assistenza dev’essere personalizzata e specifica per ogni coppia con monitoraggi specifici. La comunicazione è inoltre fondamentale, dovete poter porre domande ed instaurare un dialogo con chi si occuperà della vostra scelta. Tutti questi fattori sono indici di qualità.
- I costi che solitamente sono utilizzati come parametro di garanzia ma in realtà si tratta di un fattore che va sommato agli altri se una nota clinica ha dei riscontri positivi un buon prezzo è un valore aggiunto.
- Non focalizzatevi su un unico centro ma valutate più alternative raccogliendo più materiale possibile, se avete la possibilità di spostarvi valutate anche centri per la fecondazione assistita all’estero. I tempi di attesa sono certamente il fattore che fa la differenza fra un centro pubblico ed uno privato ma ricordate che la fretta è cattiva consigliera.
- La tecnologia è un altro fattore rilevante nella scelta dell’istituto per l’inseminazione artificiale, il centro deve disporre di tecnologia all’avanguardia e comprendere tutte le tecniche finora studiate.
- Riconoscimenti: più un centro è riconosciuto anche a livello internazionale più è facile trovarvi personale qualificato, tecnologia avanzata e metodologie studiate ed approfondite.
Questi sono i criteri da adottare in linea di massima per la scelta del centro di inseminazione artificiale più adatto alle nostre esigenze. La necessità di dover ricorrere a centri esteri di procreazione medicalmente assistita va considerata solo in casi specifici e da molte coppie italiane viene presa in considerazione solo quando si ha intenzione di procedere alla fecondazione eterologa.
La Spagna ad esempio, è una delle destinazioni più gettonate in tal senso. L’Italia si dimostra comunque all’avanguardia nel settore, e seguendo questi criteri non sarà troppo complicato individuare il centro di procreazione assistita e inseminazione artificiale adatto a noi.