L’unica soluzione per risolvere definitivamente i problemi riguardanti le patologie delle vie lacrimali come infezioni e ostruzioni del sacco e dei canalini lacrimali è l’intervento chirurgico. Nei centri di dacriocistonostomia laser in Italia viene eseguita questa tecnica chirurgica di drenaggio delle vie lacrimali che ha l’obiettivo di bypassare l’ostruzione del dotto naso-lacrimale e del sacco lacrimale favorendo una nuova via di deflusso tra la cavità nasale e il sistema lacrimale.
Dacriocistorinostomia Laser in cosa consiste
L’avanzare della tecnologia ha permesso di sperimentare, grazie anche alla tecnica endoscopia, un nuovo strumento che è il laser a diodi, utilizzato per l’intervento di dacriocistorinostomia. La tecnica, totalmente innovativa, è una valida alternativa rispetto all’intervento tradizionale e anche molto meno invasiva. Inoltre, viene eseguita con una anestesia locale o una semplice sedazione. Il laser a diodi è uno strumento ultra moderno, dotato di una lunghezza d’onda di 980 nm e una potenza fino a 15 watt, e con un’unica funzione permette il taglio e la coagulazione. La tecnica non prevede quindi incisioni e di conseguenza non lascia nemmeno cicatrici: il laser, infatti, viene introdotto nel puntino lacrimale inferiore e inserito fino a quando è a contatto con la parete dell’osso lacrimale, dove provoca un’apertura che sostituisce quella ostruita. Il trauma chirurgico con questa tipologia di intervento viene drasticamente ridotto e il decorso postoperatorio è nettamente più rapido e meno doloroso. Nei centri di dacriocistorinostomia laser l’intervento viene eseguito utilizzando una potenza di 5-6 watt e impulsi singoli di circa un secondo e sistemi endoscopici ad alta definizione.
Tecnica molto migliore di quella tradizionale
Ad oggi la dacriocistorinostomia laser è un intervento che viene eseguito regolarmente e che promette risultati eccellenti e senza rischi. In alcuni casi, per consentire risultati migliori, è possibile introdurre uno stent in silicone per lasciare facilitare l’apertura effettuata con il laser. Lo stent va tenuto per 3-4 mesi, non dà fastidio e aumenta la percentuale di successo dell’intervento eseguito con il laser. Proprio per l’elevata percentuale di risultati positivi ottenuti, la tecnica con il laser sta quasi soppiantando del tutto la dacriocistorinostomia tradizionale. Dopo l’intervento chirurgico il paziente dovrà sottoporsi a costanti controlli, con lavaggi da fare ogni mese o ogni due mesi.
Zona nord Italia https://www.chirurgialaser.net/chirurgia/chirurgia-delle-vie-lacrimali/
Zona Sud Italia https://www.gammamedica.it/servizi/chirurgia-delle-vie-lacrimali/dacriocistorinostomia/